CULTURE E TRADIZIONI NEL PATRIMONIO AGROALIMENTARE Guida al buon mangiare
Intervento realizzato nell’ambito del Programma della Regione Siciliana
Segreteria Generale con l’utilizzo dei fondi del Ministero dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico
Ripartizione 2018
Contesto di riferimento
La sua storia, molto varia e articolata sotto il profilo ambientale come pure antropico, fa della Sicilia una terra particolarmente ricca di testimonianze naturalistiche e di carattere etno-antropologico che rappresentano un considerevole, preziosissimo patrimonio poco conosciuto, non sempre adeguatamente tutelato, certamente scarsamente fruito.
Ma la Sicilia è anche terra che – oltre a quello naturalistico e artistico – custodisce un altro impareggiabile tesoro non meno prezioso. E’ il tesoro rappresentato dagli elementi testimoniali – materiali e immateriali – della cultura e delle tradizioni delle genti che l’hanno popolata sin dall’antichità.
Vero e proprio crocevia del Mediterraneo, fin dalla preistoria la nostra isola è stata lo scenario che ha visto nei secoli succedersi e fondersi popoli di civiltà diverse.
Elimi, Sicani, Siculi, Fenici, Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, ed altri ancora, hanno lasciato la loro indelebile impronta in tanti settori dell’attività umana, non solo nel campo delle lettere, dell’arte e delle scienze, ma anche in quello più popolare della coltivazione della terra, dell’utilizzo, della trasformazione e della conservazione dei suoi prodotti.
A lungo ritenuto di modesta fruibilità e di scarso valore economico, il formidabile tesoro rappresentato dalla cultura popolare e delle tradizioni, e con essi l’incredibile patrimonio agroalimentare, che secoli di paziente selezione lo hanno elevato ad elemento fondamentale della dieta mediterranea, patrimonio di eccellenza rimasto a lungo poco conosciuto e non sempre adeguatamente tutelato, oggi finalmente è oggetto di generale rivalutazione.
Questa tendenza è testimoniata dal fatto che in questi ultimi anni il ruolo economico del patrimonio agroalimentare tipico, oltre che da un crescente aumento della richiesta di prodotti certificati, viene sempre più esaltato anche da un consistente sviluppo del turismo internazionale indirizzato appunto verso itinerari di turismo enogastronomico.
A questo proposito, va sottolineato come nel vasto e variegato repertorio dei prodotti agroalimentari mondiali che si sono imposti all’attenzione e al gradimento dei consumatori, quello nazionale, e tra questo particolarmente quello siciliano, rappresenta uno dei punti di forza del nostro Paese. Nel campo agroalimentare infatti, la Sicilia vanta una offerta di specialità di eccellenza altamente competitiva in termini di qualità e di sicurezza alimentare.
E’ proprio nel comparto dei prodotti tipici, l’Italia ha sviluppato nel tempo un ricco capitale di specialità alimentari di ottimo livello qualitativo che la pongono al primo posto tra i Paesi comunitari e che raggiungono i più svariati mercati internazionali, registrando ovunque un buon successo commerciale. Si tratta di un prezioso patrimonio rappresentato dai cosiddetti prodotti “di marca” e dai prodotti “tipici”, che presentano stretto legame con il territorio, vero fattore di differenziazione che ne determina il successo sui mercati internazionali.
Questo invidiabile patrimonio, altamente differenziato e a forte contenuto di tipicità, è costituito da numerosi prodotti che hanno ottenuto un riconoscimento giuridico nazionale e comunitario e che appartengono ai comparti olivicolo, ortofrutticolo, caseario, vitivinicolo e delle carni trasformate
Il made in Italy alimentare, al quale la Sicilia dà indubbiamente un contributo fondamentale, rappresenta un punto di forza delle esportazioni nazionali, costituendo oltre il 60% del totale di quelle agroalimentari, per un valore di circa 12,6 miliardi di euro. Il contributo della Sicilia al made in Italy alimentare garantisce elevata qualità, sia intrinseca (materie prime utilizzate, metodologia produttiva, caratteristiche organolettiche), che percepita, quali marca, marchio collettivo, origine territoriale.
I prodotti e comparti della produzione siciliana che contribuiscono al made in Italy alimentare risultano, in ordine di decrescente importanza, vino, frutta fresca, pasta, olio di oliva, formaggi, legumi e ortaggi inscatolati, prodotti di panetteria e biscotteria, dolciari, salumi e insaccati, succhi di frutta e ortaggi, riso. Il criterio fondamentale di attrazione dei consumatori verso un determinato prodotto è costituito dalla sua capacità di soddisfarne le aspettative ed esigenze a cui si affianca anche il prezzo.
La classifica dei prodotti agroalimentari italiani tipici (salumi, formaggi, vini, frutta, antipasti, ecc.) certificati dalla legislazione vigente (Prodotti D.O.P; I.G.P; S.T.G.; I.G.) assieme ad Emilia-Romagna e Veneto è guidata dalla Sicilia con 51 prodotti.
Non va dimenticato come la Sicilia figuri anche tra le regine nel settore della Produzione Agroalimentare Tradizionale (PAT) vantando quasi 250 prodotti, riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali su proposta della Regione Siciliana.
Istituita con D.M. n. 350/1999, la categoria dei PAT comprende prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione, stagionatura sono basate su regole di fabbricazione tradizionali, consolidate nel tempo.
Questo patrimonio agroalimentare che ha pochi uguali al mondo è stato oggetto di due iniziative da parte delle associazioni dei consumatori di seguito indicate.
Regione Siciliana |
Ministero Sviluppo Economico |
|
MANGIA SANO, MANGIA SICILIANO
Guida al consumo dei prodotti agroalimentari d’eccellenza di Sicilia Intervento realizzato nell’ambito del Programma Generale della Regione Siciliana – Segreteria Generale con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo Economico – Ripartizione 2015 |
CULTURE E TRADIZIONI NEL PATRIMONIO AGROALIMENTARE DI SICILIA
Guida al BUON MANGIARE Intervento realizzato nell’ambito del Programma Generale della Regione Siciliana – Segreteria Generale con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico – Ripartizione 2018 |
Il progetto
Promosso dal Codacons Sicilia, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori Assoutenti, Confeuropa Consumatori, Consaambiente, Codici Sicilia e Udicon, il progetto Culture e Tradizioni nel Patrimonio Agroalimentare di Sicilia è una iniziativa realizzata nell’ambito del Programma Generale della Regione Siciliana “Consumo Attivo: otto progetti per un consumo consapevole in Sicilia” con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico – Ripartizione 2019
L’intervento in argomento intende continuare e ampliare l’azione di recupero, divulgazione e di promozione dei prodotti che costituiscono il patrimonio agroalimentare di eccellenza di Sicilia già perseguita con l’iniziativa denominata Mangia sano, mangia siciliano e in precedenza realizzata nell’ambito del Programma Generale di Intervento della Regione Siciliana 2016/2017.
Con questo intento, la presente iniziativa persegue gi obiettivi di seguito rappresentati:
- Promozione della conoscenza dei valori percepiti, materiali e immateriali, delle nostre eccellenze agroalimentari , illustrandone:
- materiali e attrezzature adoperate
- locali e tecniche di lavorazione, conservazione e stagionatura
- caratteristiche di presentazione
- riferimenti documentali ed elementi testimoniali dei contesti storici e di tradizionalità che hanno determinato la configurazione e l’affermazione dell’attuale patrimonio agroalimentare di eccellenza di Sicilia
- Definizione e proposizione, anche sotto il profilo etno-antropologico, di itinerari territoriali riguardanti “Culture e tradizioni nel patrimonio agroalimentare di Sicilia” rappresentativi della storia e delle tradizioni delle genti che nel tempo hanno lasciato la loro impronta in questo settore dell’attività umana.
- Incentivazione al consumo delle produzioni tipiche di Sicilia che assumono particolare rilievo nei mercati internazionali, nello specifico:
- I prodotti protetti da certificazioni europee, in particolare i prodotti a denominazione, o indicazione di origine protetta (DOP, IGP) (Reg. 510/2006, ex 2081/92), i prodotti con attestazione di specificità (STG) (Reg. 509/2006, ex 2082/92), i vini a indicazione geografica tipica (IGT), a denominazione di origine controllata (DOC) e controllata e garantita (DOCG) (Reg. 316/2004).
- I prodotti tradizionali (Decreto Ministeriale 350/1999), le cui metodiche di lavorazione, conservazione, stagionatura sono basate su regole di fabbricazione tradizionali, consolidate nel tempo.